C++ programmazione avanzata, per studenti e ricercatori
alessandro DOT vasciaveo AT polito DOT it
Fa parte dell’insieme dei libri che mi servono per l’attività di ricerca (ma è molto utile anche per gli studenti di laurea magistrale in ingegneria informatica)
alessandro DOT vasciaveo AT polito DOT it
Serve per attività di ricerca (è un libro di programmazione avanzato, molto utile anche per studenti della magistrale in ingegneria informatica)
alessandro DOT vasciaveo AT polito DOT it
Il giardino cinese è uno dei leitmotiv storiografici delle indagini sul ‘700; una storiografia principlamente delienata a partire da fonti europee, e punto di vista europeo. In questo volume l’approccio si inverte. Oggetto di studio è un giardino occidentale costruito a Pechino in età moderna, analizzato alla luce dei principali concetti filosofici che animavano il fare giardini in Cina (fonti e concetti non noti ai più anche per difficoltà linguistiche). Utilissimo.
l’indice:
A theoretical and historical introduction to the Chinese garden — The Chinese garden and the concept of the virtue of round brightness — The Chinese garden and the concept of the vision of jing — The Chinese gGarden and the Western linear perspective — The Chinese garden and the concept of the line-method — Conclusion — Appendix 1: Kangxi’s record of the Garden of Uninhibited Spring — Appendix 2: Kangxi’s record of the Mountain Hamlet for Summer Coolness — Appendix 3: Qianlong’s later record of the Mountain Hamlet for Summer Coolness — Appendix 4: Qianlong’s record of the Village of Ten-Thousand Springs — Appendix 5: Qianlong’s record of Kunming Lake by Longevity Hill — Appendix 6: Qianlong’s record of the Garden of Clear Ripples on Longevity Hill — Appendix 7: Qianlong’s record of the Best Spring of China on Jade-Spring Hill — Appendix 8: Qianlong’s record of the Garden of Tranquil Pleasure.
giuseppina DOT perniola AT polito DOT it
Prendendo spunto dal caso torinese, nel periodo compreso tra la fine del xvii e la prima metà del xviii secolo, Étrangers affronta studi che possono interessare anche chi si occupa di storia e architettura. La proprietà immobiliare è infatti delineata come uno dei parametri che davano accesso al diritto di «cittadinanza». Oltre a ragionare su una categoria analitica attualissima – quella di «cittadinanza» (si pensi al dibattito sullo ius soli)- il volume pone la questione in termini stimolanti, ragionando sulle apparenti contraddizioni. Ad esempio, in merito al diritto di proprietà:
"Gli statuti torinesi prevedevano il possesso di un immobile tra i requisiti per ottenere cittadinanza ma allo stesso tempo proibivavo di alienare case e terreni a stranieri".
Qui, alcune recensioni del volume:
http://www.lemonde.fr/livres/article/2012/03/15/etrangers-etude-d-une-condition-d-incertitude-dans-une-societe-d-ancien-regime-de-simona-cerutti_1669372_3260.html
http://ahr.oxfordjournals.org/content/118/2/612.extract
giuseppina DOT perniola AT polito DOT it
Interessante studio per capire le modifiche nel mercato dell’innovazione
paolo DOT tealdi AT polito DOT it
in bibliografia professore patestos
S56560
in bibliografia professore patestos
S56560
in bibliografia professore patetos
S56560
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marialuisa DOT barelli AT polito DOT it
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