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Livelli e contenuti della pianificazione territoriale. Atti del 4o Convegno …

Proposta del 2 maggio 2012
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Titolo:Livelli e contenuti della pianificazione territoriale. Atti del 4o Convegno …
Autori:unknown
Anno pubbl.:2001
ISBN:8814090572
Proposto a:BCA

Riferimento Google Books

Questo testo è utile per uno sguardo europeo alla pianificazione. Molto consigliato agli studenti di Pianificazione territoriale, urbanistica e ambientale. Se fosse acquistato a breve(entro maggio), lo userei per la mia tesi di laurea magistrale

Density is home

Proposta del 19 aprile 2012
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Titolo:Density is home
Autori:Autora Fernández Per, Javier Mozas, Javier Arpa
Anno pubbl.:2011
ISBN:8461512375
Proposto a:BCA

Riferimento Google Books

La nostra casa oggi è rappresentata dalla città che si compatta,si mescola, cresce verso l’interno e si rinnova. Torniamo alla città storica, alla città moderna, alla città post-industriale,ridensificando l’espansione della città dell’ultimo decennio.
Stiamo rigenerando la fitta trama delle griglie medievali, le estensioni urbane del 19 ° secolo e i ‘nuovo-vecchio’ quartieri degli anni ’60.
Density is Home riflette tutti questi tipi di città – dispersivo, espansivo, moderno, storico e riciclato – attraverso 37 progetti di abitazioni collettive.

Castelli di carte La XIV Triennale di Milano, 1968

Proposta del 7 aprile 2012
Titolo:Castelli di carte La XIV Triennale di Milano, 1968
Autori:Paola Nicolin
Anno pubbl.:2011
Editore:Quodlibet
ISBN:9788874623730
Proposto a:BCA

Riferimenti: http://www.quodlibet.it/schedap.php?id=1973

“Questo libro è il racconto della XIV edizione della Triennale di Milano e in particolare della Mostra Internazionale del Grande Numero curata da Giancarlo De Carlo, che ne doveva essere il fulcro. Durante l’inaugurazione, il 30 maggio del 1968, essa venne occupata e distrutta dalla contestazione studentesca a due ore dalla sua apertura al pubblico.
Episodio straordinariamente attuale della storia dell’arte e dell’architettura italiana e internazionale, della mostra si conoscono le vicende legate alla sua occupazione, ma poco o nulla si sa delle opere, dei padiglioni e degli ambienti commissionati ai protagonisti invitati a parteciparvi. Arata Isozaki, Alison e Peter Smithson, Shadrach Woods, Aldo van Eyck, il gruppo Archigram, Archizoom, Gyorgy Kepes, Hans Hollein, Marco Bellocchio con lo stesso De Carlo, Renzo Piano con il Center for the Studies of Science and Art di Londra sono solo alcuni dei protagonisti di un’esposizione mai vista, che poneva l’accento sull’opera come processo, sull’architettura come ambiente e sul rifiuto dell’oggetto come merce. Analizzando nello specifico i conflitti ideali e ideologici che precedettero e seguirono la mostra – come la decisiva contrapposizione fra Aldo Rossi e De Carlo –, l’autrice mette a fuoco un dato generale di cui solo negli ultimi anni stiamo acquistando consapevolezza: «il ruolo delle esposizioni ha contribuito in misura significativa alla comprensione e riformulazione non solo della disciplina architettonica stessa, ma anche del modo in cui lo spettatore ne consuma, più o meno consapevolmente, i prodotti».”

Castelli di carte La XIV Triennale di Milano, 1968

Proposta del 6 aprile 2012
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Titolo:Castelli di carte La XIV Triennale di Milano, 1968
Autori:Paola Nicolin
Anno pubbl.:2011
Editore:Quodlibet
ISBN:9788874623730
Proposto a:BCA

Riferimenti: http://www.quodlibet.it/schedap.php?id=1973

Dal sito della casa editrice:
“Questo libro è il racconto della XIV edizione della Triennale di Milano e in particolare della Mostra Internazionale del Grande Numero curata da Giancarlo De Carlo, che ne doveva essere il fulcro. Durante l’inaugurazione, il 30 maggio del 1968, essa venne occupata e distrutta dalla contestazione studentesca a due ore dalla sua apertura al pubblico.
Episodio straordinariamente attuale della storia dell’arte e dell’architettura italiana e internazionale, della mostra si conoscono le vicende legate alla sua occupazione, ma poco o nulla si sa delle opere, dei padiglioni e degli ambienti commissionati ai protagonisti invitati a parteciparvi. Arata Isozaki, Alison e Peter Smithson, Shadrach Woods, Aldo van Eyck, il gruppo Archigram, Archizoom, Gyorgy Kepes, Hans Hollein, Marco Bellocchio con lo stesso De Carlo, Renzo Piano con il Center for the Studies of Science and Art di Londra sono solo alcuni dei protagonisti di un’esposizione mai vista, che poneva l’accento sull’opera come processo, sull’architettura come ambiente e sul rifiuto dell’oggetto come merce. Analizzando nello specifico i conflitti ideali e ideologici che precedettero e seguirono la mostra – come la decisiva contrapposizione fra Aldo Rossi e De Carlo –, l’autrice mette a fuoco un dato generale di cui solo negli ultimi anni stiamo acquistando consapevolezza: «il ruolo delle esposizioni ha contribuito in misura significativa alla comprensione e riformulazione non solo della disciplina architettonica stessa, ma anche del modo in cui lo spettatore ne consuma, più o meno consapevolmente, i prodotti».”