Tecnologie chimiche industriali. Per le Scuole superiori

Autori:Silvestro Natoli
Anno pubbl.:1996
ISBN:8844115301
Proposto a:BCI
testo molto utile per l’ing chimica
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Utile per una ricerca avviata nell’ambito del DIPRADI.
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Contiene i primi risultati di una ricerca importante sugli ordini religiosi e le soppressioni napoleoniche, utile non solo per la storia dell’arte, ma anche per l’architettura. Fondamentale per una ricerca avviata nell’ambito del DIPRADI.
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propongo l’acquisto del testo perché illustra un caso riuso e management di una struttura del dopoguerra, attraverso la presentazione del progetto di recupero e gestione del complesso residenziale del Barbican di Londra (anni ’60, progetto di Chamberlin, Powell e Bon).
L’acquisto sarebbe utile per la mia tesi di laurea in restauro dell’architettura contemporanea, in particolare dei complessi residenziali degli anni ’60-’70.
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Testo completo sulla nuova direttiva macchine entrata in vigore nel 2010.
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Riferimenti: http://www.webster.it/libri-panos_koulermos_opera_completa_frampton-9788887624151.htm
Lo studio più completo e approfondito sull’opera di Panos Koulermos (1933-1999), architetto errante: di nascita greco-cipriota, inglese di formazione ma “razionalista mediterraneo” per vocazione, ha costruito in Gran Bretagna e in Italia, in Grecia, a Cipro e negli Stati Uniti. Ha insegnato nelle maggiori università ed è stato tra i fondatori dell’Accademia di architettura di Mendrisio.
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This book is concerned with subsidised and low-cost housing, not necessarily provided by the state but which the state seeks to control, regulate or license. Although it might be argued that we are moving to a post-welfare state, or neo-/advanced liberalism, the book offers a view of welfare housing as in transition, a state where its conlusion is unclear.
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The provision and management of social housing for those who are unable to access the housing market is essential to the maintenance of the fabric of society. The social housing industry is vast and still growing. There are very few countries in the world where some form of subsidised housing does not exist, and the total number of social homes is likely to grow worldwide, as are the challenges of the sector. Paul Reeves takes a people-centred approach to the subject, describing the themes that have run through provision of social housing from the first philanthropic industrialists in the 19th century though to the increasingly complex mixture of ownerships and tenures in the present day. The management of housing forms a key part of the book, with an emphasis on the practical aspects of tenant participation and multi-agency working. The book is ideal for students of housing and social policy, and for housing professionals aiming to obtain qualifications and wanting a broad understanding of the social housing sector. This book is a comprehensive introduction to the fundamental issues in social housing. It is illustrated with examples and cases from the UK and Europe. It contains clear and easy to follow text.
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Peter King shows how the arguments in favour of central and local government control of so-called social housing do not stand up to close scrutiny. Indeed, the policy of the current government will be ineffective in pursuing the government’s own aims. Instead, Peter King shows how directing subsidies through the consumers of housing can achieve better housing without political control.
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Se il problema della città contemporanea è la perdita dei luoghi dell’abitare e l’incognita sembra risiedere non tanto e non solo nel singolo edificio quanto piuttosto nelle relazioni tra le parti – cioè nel rapporto stesso tra architettura e città -, la possibilità di indagare tali nessi attraverso le architetture costruite e i loro caratteri insediativi motiva lo studio della Valle del Ticino. Si assume la regione ticinese come area vasta rispetto a cui istituire un rinnovato punto di vista all’interno del quale la complementarietà dei piani territoriali, la giustapposizione delle fabbriche e la definizione costruttiva delle architetture siano ancora capaci di stabilire chiari rapporti compositivi, di costruire cioè una alternativa non solo reale, ma vera alla condizione della città contemporanea. La regione ticinese, dal Verbano fino al Po, incarna una sorta di ricomposizione di senso, di come la città potrebbe essere in ogni luogo; la struttura insediativa del Ticino, costituita da molteplici elementi che sperimentano il tema dell’edificazione architettonica del terrazzo fluviale, mostra una permanente identità dei luoghi e una resistente dipendenza dei caratteri della costruzione dalla morfologia dei siti. La ricerca del dato originale, materializzato nella rete di segni fisici che nel tempo ha costruito l’identità della valle, permette di individuare i nessi sintattici esistenti tra le singole parti e di costruire un unico grande testo ove ricollocare trame, tracciati e edifici.
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