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David Noble argues that the flourishing of both religion and technology today is nothing new but rather the continuation of a 1,000-year-old Western tradition.
The Religion of Technology demonstrates that modern man’s enchantment with things technological was inspired by and grounded in religious expectations and the quest for transcendence and salvation. The two early impulses behind the urge to advance in science, he claims, are the conviction that apocalypse is imminent, and the belief that increasing human knowledge helps recover what was lost in Eden. Noble traces the history of these ideas by examining the imaginings of monks, explorers, magi, scientists, Freemasons, and engineers, from Sir Isaac Newton to Joseph Priestley to Wernher von Braun.

edoardo DOT piccoli AT polito DOT it

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Edizione rivista e ampliata del volume pubblicato dagli stessi autori nel 2007. Di interesse per ricerche in corso di svolgimento.

martino DOT pavignano AT polito DOT it

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Buongiorno, propongo l’acquisto di questo libro. Una rivista molto interessante per quanto riguarda sia l’impaginazione, sia il contenuto che il modo di esporlo. Utile alle tesi in cui l’estetica di presentazione dei contenuti è fondamentale

s312387 AT studenti DOT polito DOT it

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Recente libro monografico sull’iconico progetto del Fun Palace di Cedric Price come progetto culturale e come oggetto di studio ancora oggi rilevante per la storia dell’architettura

sofia DOT nannini AT polito DOT it

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Questo libro rappresenta un riferimento importante per chi è interessato alla storia del dibattito dell’impatto dell’innovazione sul lavoro.

juancarlos DOT demartin AT polito DOT it

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Though the idea that cities are complex adaptive systems has become mainstream, until now those who study cities have lacked a comprehensive theoretical framework for understanding cities and urbanization, for generating useful and falsifiable predictions, and for constructing a solid body of empirical evidence so that the discipline of urban science can continue to develop. Bettencourt applies his framework to such issues as innovation and development across scales, human reasoning and strategic decision-making, patterns of settlement and mobility and their influence on socioeconomic life and resource use, inequality and inequity, biodiversity, and the challenges of sustainable development in both high- and low-income nations. It is crucial, says Bettencourt, to realize that cities are not “zero-sum games” and that knowledge, human cooperation, and collective action can build a better future.

riccardo DOT biondi AT polito DOT it

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Il volume offre un nuovo contributo agli studi sull’edilizia pubblica in Italia, utilizzando la Campania come caso studio per tracciare il contributo degli architetti locali – poco analizzati dalla storiografia – al Piano Fanfani e alla sperimentazione progettuale sul tema dell’abitare.

aurora DOT riviezzo AT polito DOT it

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Il libro è rivoluzionario nel campo della ricerca sull’intelligenza artificiale e potrebbe essere utile a molti ricercatori dell’università in vista della conferenza ISUF2025 che si terrà a Torino e che avrà come tema “la morfologia urbana nell’era dell’Intelligenza Artificiale”.

alessandro DOT lovisolo AT polito DOT it

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Il libro di Thompson documenta un’ampia gamma di progetti interessanti con sufficienti dettagli costruttivi di architetture in legno massivo. La tipologia costruttiva del mass timber si aggiorna velocemente e un testo del genere può essere utile per conoscere questa tecnologia costruttiva e poter ampliare le mie conoscenze al fine di realizzare una tesi che si occupa di innovazione dell’architettura lignea.

s319306 AT studenti DOT polito DOT it

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La consultazione e lo studio di questo libro mi è necessario per la scrittura della mia tesi magistrale in architettura che si interroga e analizza la città di Venezia ed il suo rapporto tra la periferia. Tratta di come Venezia non sia sempre uguale a se stessa come si crede ma è soggetta a tutti i paradigmi della crisi contemporanea

s313967 AT studenti DOT polito DOT it